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martedì 3 giugno 2014

In attesa di "Super Mario"





Le borse europee appaiono fiacche, in attesa di uno spunto che ne suggerisca la direzione. Per questo bisogna attendere giovedì, quando Draghi deciderà se e come agire nell'interesse dell'UE.

Intanto, il mondo finanziario continua a ruotare: Wall Street prosegue il suo trend anche se con variazioni minime e questo grazie al fronte macroeconomico, da cui arrivano segnali sempre più positivi, grazie agli ordini industriali (terzo aumento mensile consecutivo), all’indice ISM-NY, termometro delle attività economiche nel distretto di New York e nonostante il pasticcio sull'indice ISM manifatturiero globale, pubblicato lunedì sera e rivisto due volte nell’arco di un paio d’ore per errori tecnici, che in altri momenti avrebbe fatto crollare gli indici. 

Tokyo risale e il suo indice supera gli oltre 15.000 punti con le rassicurazioni del Governatore Kuroda che si è schierato apertamente contro un'uscita prematura del Paese dai massicci piani di stimolo all'economia e che nelle prossime settimane annuncerà nuove ricette per il Giappone. I mercati emergenti sembrano ormai cavalcare la ripresa economica e finanziaria iniziata un mese fa e agevolata da minimi reali e virtuali raggiunti al termine del 2013.

In tale contesto, nel Vecchio Continente si attende il discorso del Governatore della BCE per comprendere quale percorso monetario l’Europa intraprenderà: l’esito elettorale a favore degli euroscettici e quindi la necessità di una risposta rassicurante al Continente e ai suoi abitanti, i dati macro balbettanti che mostrano una preoccupante deflazione tedesca e l'indebolimento del comparto manifatturiero dell'area rappresentano gli elementi chiave che alimentano le attese per una decisione ferma da parte della Banca Centrale.

Gli investitori sono attendisti anche perché il mercato già sconta le mosse di Draghi: un taglio di tassi ormai di ampiezza minima e forse di poco impatto sull’economia reale non ecciterà i mercati, ma potrebbe anzi innervosirli ed è per questo che ci si attende l’avvio di un piano aggressivo di rifinanziamento del sistema industriale attraverso il canale bancario con un nuovo LTRO (Long Term Refinancing Operation). E se non dovesse bastare sono pronte rassicurazioni su futuri interventi.

Tutti elementi che sembrano fare pendere la bilancia verso l’ottimismo: un pericolo per mercati in attesa e caratterizzati da volumi in diminuzione, ma comunque pronti a reggere un eventuale scossone, anche grazie ai "magici interventi" del prode Super Mario.

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